Il progetto

Città Giardino, quartiere creativo della città di Terni, ospita il progetto di didattica e di pedagogia attiva “Città Giardino è un cane” di Utilità Manifesta / design for social, associazione di promozione sociale che dal 2009 progetta attività per la riscoperta e la valorizzazione dello storico quartiere cittadino. Realizzato in collaborazione con la Scuola Primaria R. Donatelli di Terni, il progetto vede il coinvolgimento delle classi VA, VB e IIA, per un totale di 70 bambini che attraverso specifici laboratori stanno sperimentando sul campo i concetti di identità, quartiere, indagine, scoperta e conoscenza.
Ispirato alla filosofia di Bruno Munari – inventore, artista, scrittore, designer, architetto e grafico – che nei bambini sempre ha trovato la sua fonte ispiratrice più importante – “Città Giardino è un cane” si sviluppa attraverso la fusione di gioco e didattica, lasciando il bambino libero di esprimersi attraverso il segno e la parola, di scoprire e di raccontare il quartiere appropriandosi di particolari punti di vista.
Il progetto intende stimolare nei bambini il desiderio di conoscenza e di libera espressione, fa sì che Città Giardino sia un enorme foglio bianco sul quale potere intervenire attivamente, riappropriandosi di una dimensione fisica ed intellettuale “su misura”.

interazione

Perchè Città Giardino
È un quartiere predisposto ad accogliere movimenti di rinnovamento, è un quartiere in divenire, aperto a interventi che mettano insieme utilità e creatività.

Finalità
Riscoprire, valorizzare e trasmettere la storia del quartiere Città Giardino; realizzare il passaggio da una condizione di bambino inteso come destinatario passivo degli interventi urbanistici generalmente realizzati nelle città a progettista attivo dei medesimi; avvicinare i bambini a forme di conoscenza dinamica e creativa del quartiere; realizzare un percorso di avvicinamento e di interiorizzazione di forme di apprendimento non convenzionali attraverso il movimento e l’interazione attiva con l’ambiente; rendere i bambini consapevoli del loro diritto di usufruire dei luoghi e delle informazioni che quel luogo raccontano secondo codici visivi e verbali su misura; rendere i bambini progettisti di percorsi di valorizzazione e riqualificazione del quartiere.
Un bambino consapevole degli spazi nei quali si muove, sarà un cittadino maggiormente capace di valorizzare la sua terra e di promuovere iniziative e attività che ne sostengano lo sviluppo culturale ed economico.

La funzione pedagogica
Confrontarsi con la città attraverso uno spazio più piccolo, il quartiere, che ne fa parte e che la rappresenta; imparare a osservare, imparare osservando; fare esperienza diretta dell’ambiente; sviluppare nuova esperienza sensoriale; scoprire come conoscenza e sicurezza possono coincidere; avvicinare i bambini al concetto di benessere ambientale; leggere il quartiere come fosse una storia; interagire creativamente con lo spazio; raccogliere informazioni; progettare.
I designers dell’associazione progettano gli incontri relazionandosi con il pensiero della pedagogista e psicologa Maria Montessori e dello psicologo maltese Edward De Bono: trova particolare applicazione l’idea di rendere il bambino autonomo nella relazione con le attività proposte, mettendo l’accento sull’importanza di trasmettere al bambino un metodo, il cosiddetto “come fare”, piuttosto che il “cosa fare”. Così, in tutti i momenti del progetto, i bambini non dipendono passivamente dai designers ma interagiscono attivamente con persone, luoghi e attività.
Anche la teoria del Lateral thinking dello psicologo maltese De Bono trova applicazione nel corso dei vari incontri: vedere l’altro lato di tutte le cose, “osservare l’invisibile” e renderlo visibile anche agli altri è una facoltà tipica del bambino, ancora libero da condizionamenti e abitudini visive radicate. È quello che sperimentano le classi nel corso della passeggiata alla scoperta del quartiere, visitando luoghi, ripercorrendo storie del passato e del presente, conoscendo persone, arti e mestieri che popolano il luogo.

In che cosa consiste
ll progetto consiste in incontri con le classi coinvolte, ciascuno fializzato ad avvicinare i bambini ai concetti di identità, ricerca, scoperta e quartiere. Gli incontri assumono la forma di laboratori,
nel corso dei quali i bambini avranno un ruolo attivo, si potranno esprimere liberamente sulle loro idee inerenti i concetti precedentemente nominati ponendo domande, prendendo parte a piccoli dibattiti, attraverso espressioni artistiche quali il disegno e la scrittura. A partire dai precedenti concetti, i bambini scopriranno l’importanza di conoscere e di orientarsi nello spazio, si avvicineranno al concetto di segnaletica, scopriranno alcuni metodi di indagine del territorio da applicare nel corso della passeggiata alla scoperta del quartiere di Città Giardino e si trasformeranno essi stessi in progettisti per il quartiere.
Proprio dalle considerazioni emerse e dagli elaborati realizzati nel corso degli incontri e dalla passeggiata alla scoperta del quartiere, i bambini orienteranno i designers dell’Associazione verso la progettazione di una segnaletica a misura di bambino, che potrà svilupparsi sia in orizzontale
che in verticale. La segnaletica orizzontale avrà il fine di tracciare i percorsi considerati di maggiore interesse per i bambini, mentre quella verticale informerà sulle particolarità, la storia e i luoghi ritenuti dai bambini di maggiore interesse. Inoltre, ci potranno essere dei riferimenti a quello che i bambini avrebbero voluto vedere nel quartiere e che invece manca.
La segnaletica sarà accompagnata da una guida sul quartiere che si svilupperà su due livelli: al suo interno il quartiere raccontato dai bambini per i bambini e una sezione dedicata agli adulti. Si realizzerà, inoltre, una mostra con gli elaborati dei bambini. Il progetto sarà veicolato attraverso una campagna di comunicazione.

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