Il complesso dell’ex-fabbrica chimica Siri negli anni ha cambiato più volte sia gestione che funzione. Venne costruito nel 1794 per volontà del cardinale Carandini, la struttura divenne una ferriera e iniziò così l’attività della lavorazione e della depurazione del ferro. Nel 1825 l’impianto localizzato nell’ex-ferriera fu rilevato dalla SIRI (società italiana ricerche industriali), fondata da Casale con l’apporto della Terni. Nel 1929 contava circa 120 operai. Nel corso degli anni Trenta l’azienda si concentrò soprattutto nel campo delle ricerche industriali. Nel 1980 iniziò la decadenza della SIRI fino alla sua chiusura nel 1985. Negli anni passati è stata effettuata un’opera di riqualicazione trasformando l’area in un centro culturale. Sono stati istituiti il CAOS “Centro per le Arti Opificio Siri” (complesso architettonico e spazio culturale sede del museo archeologico e del Museo d’arte moderna e contemporanea Aurelio De Felice) e il Teatro Sergio Secci.
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